Casa Senza categoria Santo Sinodo: La Chiesa di Grecia non ha mai sostenuto i negazionisti della pandemia

Santo Sinodo: La Chiesa di Grecia non ha mai sostenuto i negazionisti della pandemia

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Per alcuni "aspiranti leader pubblici" che insistono nel coinvolgere la Santa Comunione e nell'imporre "correlazioni non scientifiche con la diffusione del coronavirus", a dispetto delle prove epidemiologiche, parla dell'annuncio diffuso oggi dal Santo Sinodo della Chiesa di Grecia, με αφορμή την κοίμηση του μακαριστού μητροπολίτη Λαγκαδά κυρού Ιωάννου και τα όσα ειπώθηκαν για την εκδημία του και τη μαρτυρία της πίστης του στη Θεία Κοινωνία………

«Αφ’ ης στιγμής η δημοκρατική Πολιτεία εγγυάται τη θρησκευτική ελευθερία, δεν είναι δικαίωμά τους να ζητούν την κρατική απαγόρευσή της Θείας Κοινωνίας ως “ανθυγιεινής”, perché non credono a se stessi. E soprattutto, non è loro diritto congratularsi e deridere il sonno di un altro essere umano., perché era un sacerdote della Chiesa, che considerano una fazione e persino il loro avversario ", si riferisce, Compreso.

Viene ricordato, anche, che la Chiesa di Grecia con le sue circolari e annunci "non ha mai sostenuto i negazionisti della pandemia" e "raccomanda sempre la disciplina nelle misure sanitarie dentro e fuori i templi sacri".

Più in dettaglio, L'annuncio:

In occasione del sonno del beato metropolita di Lagada, signor Ioannou, alcuni giornalisti hanno deriso in modo incivile la sua morte e la testimonianza della sua fede nella Santa Comunione, come se avessero dati sulla causa della trasmissione della malattia. Il Santo Sinodo della Chiesa di Grecia rileva con tristezza che alcuni media non smettono mai di prendere di mira i cristiani ortodossi, clero e laici, come il loro avversario ideologico.

Contro le distorsioni del discorso della Chiesa, si ricorda che la Chiesa di Grecia con le sue Circolari e Annunci: un) costituisce sempre disciplina nelle misure sanitarie dentro e fuori i Santi Templi, B) non ha mai sostenuto i negazionisti della pandemia, c) non diffuse mai opinioni infantili e pagane secondo cui i sacerdoti ortodossi oi cristiani in generale non si sarebbero ammalati a causa del loro status. Al contrario, il Santo Sinodo collabora con lo Stato dall'inizio della crisi sanitaria, ei suoi membri rispettano le normative sanitarie, sollecitando il clero ed i fedeli a rispettare le restrizioni imposte dallo Stato e suggerite dai suoi consulenti scientifici. La Chiesa ovviamente accetta l'importanza e la missione della scienza medica, come dettato dalla Bibbia: "Onora il dottore come merita, έχοντας υπ’ όψιν σου τις υπηρεσίες του στις ανάγκες σου, perché il Signore lo ha costruito " (Soph. Σειράχ 38,1), sottolineando la presenza cruciale della fede in Dio per la guarigione dell'uomo credente: "Ma allo stesso tempo prega il Signore * e ti guarirà" (Soph. Σειράχ 38,1).

Alcuni aspiranti leader pubblici insistono nevroticamente per impegnarsi esclusivamente nella Santa Comunione e imporre correlazioni non scientifiche con la diffusione del coronavirus, nella caparbietà degli elementi epidemiologici e persino decidere su questioni di fede "dogmatizzandosi" senza alcuna conoscenza e competenza teologica. Αφ’ ης στιγμής η δημοκρατική Πολιτεία εγγυάται την θρησκευτική ελευθερία, non è loro diritto chiedere il divieto statale della Santa Comunione in quanto "malsano", perché non credono a se stessi. E soprattutto, non è loro diritto congratularsi e deridere il sonno di un altro essere umano., perché era un sacerdote della Chiesa, che considerano come una fazione e anche il loro contrario.

Invitiamo tutti a non cedere alla coltivazione del razzismo sociale, prendere di mira e incriminare i malati e i morti della pandemia di coronavirus per qualsiasi motivo. Per favore, state tutti calmi, rispettare i pazienti, dottori, infermieri e coloro che lottano per curare i pazienti, mentre allo stesso tempo chiediamo a tutti di mostrare il dovuto rispetto per il beato metropolita di Langadas, Litis e Rentinis Mr. Ioannis, che nei dieci anni di pastorato ha offerto il massimo in tutti gli ambiti del suo ministero. Il pio equipaggio della Chiesa di Grecia nella pandemia continua a pregare per la salute e la vita delle persone, mentre il clero esegue anche la Divina Liturgia offrendo sacrifici incruenti al Signore "per coloro che ci odiano e ci amano" e "per la vita e la salvezza del mondo".

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